La Repubblica Dominicana fa parte delle Grandi Antille ed è nota ai più come Santo Domingo, antico nome dell’ intera isola, che oggi designa soltanto la capitale.
L’ isola su cui si trova si chiama Hispaniola ed è occupata per circa due terzi dalla Repubblica Dominicana.
La parte restante costituisce la Repubblica di Haiti.
A nord è bagnata dall’ Atlantico e a sud affaccia sul Mare dei Caraibi.
Questo paradiso fu “scoperto” da Cristoforo Colombo proprio in occasione del suo primo viaggio alla ricerca del Nuovo Mondo.
Alcuni secoli dopo l’ arrivo dei conquistadores, ho deciso di specializzarmi su questa destinazione grazie a un viaggio molto speciale. Assolutamente diverso il livello di comfort del mio rispetto a quello di Colombo, non c’ è che dire 😀
Un viaggio di formazione dedicato agli agenti, con un intenso programma di visite all’ interno di numerosi villaggi, dislocati in diverse località dell’ isola.
Venivamo accompagnati a visionare le varie tipologie di stanze, ci mostravano gli spazi comuni e spiegavano i servizi offerti dai resort.
Quando non eravamo impegnati nelle cosiddette inspection, ci facevano provare le migliori escursioni.
Ed è così che sono approdata a Saona su un bellissimo catamarano, ho scoperto il rinomato borgo di Altos de Chavón e visitato una pittoresca fabbrica di rhum.
Queste esperienze immersive di approfondimento, note anche come educational, sono indubbiamente la parte migliore del mio lavoro.
Prima di farti prendere troppo dall’ invidia, ci tengo a precisare che non si è trattato propriamente di una vacanza. La maggior parte del tempo era impegnato nelle uscite programmate, un compito che ho preso molto sul serio. La sera c’ era anche il tempo per il divertimento, ma solo dopo aver catalogato e archiviato le fotografie scattate durante la giornata.
Recarsi fisicamente in un posto dà indubbiamente una maggiore convinzione nel proporlo e apre gli occhi su diversi aspetti, che non possono emergere consultando un catalogo.
Ci sono cose che non trovi scritte da nessuna parte, come il contesto in cui le strutture sono inserite.
La sensazione di sicurezza che può darti (o non darti) una determinata località. E ancora, la tipologia di turista che si può trovare in un certo villaggio rispetto ad un altro.
Il silenzio o la confusione, la qualità del cibo, la pulizia… e potrei andare avanti.
Alloggio – Il turista italiano predilige i villaggi, concentrati in alcune zone dell’ isola. In genere si soggiorna in località dislocate nei pressi dei principali aeroporti internazionali. Il trattamento all inclusive va per la maggiore, in particolare per quanto riguarda le località di Bayahibe e Punta Cana.
Nell’ area intorno a Las Terrenas e Samaná, si trovano anche ottime proposte in pernottamento e prima colazione o mezza pensione, per chi vuole sganciarsi dalla vita da villaggio e vivere una vacanza di tipo itinerante.
Cibo e bevande – Il cibo offerto dai resort è per lo più di buona qualità e piuttosto vario. Non mancano pasta e pizza per chi non può farne a meno.
Cocktail e birra locale scorrono a fiumi, mentre sul vino – a meno che non si abbiano cifre importanti da spendere per etichette di pregio – direi che si può stendere un velo pietoso e tornare a berlo in Italia.
Trasporti – I voli diretti (charter) hanno partenze settimanali da Milano Malpensa, Roma Fiumicino e Villafranca di Verona. Atterrano tutti a La Romana, sulla costa sud orientale dell’ isola.
Il volo di linea fa sempre almeno uno scalo e arriva a Santo Domingo o Punta Cana. Va acquistato al momento giusto, se vuoi risparmiare qualcosa. Consiglio lo scalo europeo, poiché il transito per gli USA richiede della documentazione aggiuntiva.
Per esplorare l’ isola, puoi approfittare delle tante escursioni, proposte dai tour operator e dalle agenzie locali.
Con i dovuti accorgimenti, si può anche noleggiare un’ auto e organizzare un tour su misura per andare a scoprire i punti meno battuti dal turismo di massa.
Budget giornaliero minimo – il bello di viaggiare in all inclusive è che, quando sei a destinazione, potresti tranquillamente spendere 0 Euro al giorno. Una volta in loco diventa quasi fisiologico fare almeno una o due escursioni. Per un pacchetto classico tutto compreso aspettati di spendere un minimo di 1.200 Euro a persona in bassa stagione. Se trovi un prezzo più basso, poniti qualche domanda.
Una settimana, per quanto intensa, ti lascia con la consapevolezza di quanto ci sia da scoprire in un posto così ricco di bellezze naturalistiche e dal grande patrimonio culturale.
Grandi cascate, parchi naturali, foreste pluviali e grotte che celano graffiti di epoca pre-colombiana, solo per citarne alcune.
Anche nell’ entroterra ci sono tante meraviglie, come il fiume Chavón, immerso in una natura selvaggia, che ha ospitato il set di film come Rambo 2, Apocalypse now e Anaconda.
E ancora la penisola di Samaná, un piccolo universo a se stante, che racchiude un’ infinità di tesori: spiagge bianchissime e acque cristalline dove praticare snorkeling o fare immersioni.
In stagione, si può assistere al passaggio delle balene.
Vuoi vivere l’ esperienza perfetta per te in Repubblica Dominicana? Il Paese ha tantissimo da offrire, fatti orientare nella scelta giusta: contattami.
20 Novembre 2019
Claudio Martinolli
Mi ha impressionato l’interno (le foto che postavi via social durante l’educational). Alle volte si pensa a queste mete solo in funzione balneare e invece talvolta racchiudono angoli e scorci naturalistici e storici di inusitata bellezza.
Antonia
Infatti Claudio, la Dominicana non è solo mare. Approfondirò il discorso su Altos de Chavon nel mio prossimo articolo 😉
Luca
Condivido con Claudio … aggiungerei che purtroppo oltre che per il Mare queste mete sono marcate principalmente per il turismo di carattere antropologico
Antonia
Ciao Luca! Come sei elegante 😀
Diciamo che in certi luoghi si trova anche il cosiddetto “interesse antropologico”. Basta sapere dove andare, in base al profilo del cliente lo indirizzo nel posto giusto. Un abbraccio!