Il Kenya è stata la prima destinazione a lungo raggio per gli italiani, che hanno iniziato ad andarci in vacanza negli anni ’60 dello scorso secolo.
A quei tempi, si trattava di vacanze di lusso, anche perché i voli avevano ben altri costi rispetto ad oggi.
Questo dato storico ci fa capire perché, ad esempio, a Malindi, ci sono circa 4000 italiani residenti. E a Watamu si trovano villaggi a gestione italiana frequentati da una stragrande maggioranza di nostri connazionali.
Un diverso discorso va fatto per Diani, altra località famosa per il turismo Balneare in Kenya, pià vicina all’ aeroporto di Mombasa rispetto a Malindi e Watamu e apprezzata da una clientela internazionale.
Oggi, diversamente dagli inizi della sua carriera turistica, il Kenya è diventato decisamente più accessibile. Complici i voli charter, che si affiancano a una vasta programmazione di voli di linea e i prezzi vantaggiosi dei resort.
Chi si regala una vacanza balneare da una o due settimane in Kenya, nella stragrande maggioranza dei casi, si concede l’ all inclusive.
Dalla spiaggia della Garoda fino a Jacaranda, l’ offerta ricettiva è vastissima.
In occasione del mio viaggio a Watamu, ho avuto il privilegio di visitare diversi villaggi con un eccellente rapporto qualità/prezzo.
Un altro aspetto di grande rilevanza sono le numerose escursioni che si possono fare in giornata partendo dai villaggi sulla costa. Assolutamente da non perdere le rovine di Gede, i Kenyon di Marafa, noti anche come le cucine del diavolo e il Safari Blu, rigorosamente con il giro in canoa tra le mangrovie della Mida’s Creek.
Ne parlo dettagliatamente in un video sul mio canale YouTube: Kenya, le migliori escursioni.
Il Kenya è perfetto per trovare il mare caldo d’ inverno – e sto parlando di caldo vero – quello che supera i 30°C anche a dicembre e gennaio, per intenderci. Del resto, siamo a ridosso dell’ Equatore, vorrei ben vedere.
La maggior parte delle persone che ci vanno sfruttano l’ occasione per abbinare l’ esperienza del safari al soggiorno mare.
In effetti, i parchi del Kenya sono la più grande risorsa di questo Paese, sia da un punto di vista naturalistico che economico.
Ok, mi hai detto tutto e niente 😀
Ci sono diversi parchi che si possono visitare in Kenya, ciascuno dei quali ha caratteristiche diverse, sotto vari punti di vista:
Leonessa all’interno del parco Tsavo Est
Ne cito solo alcuni, giusto per far comprendere la complessità di questo argomento:
Tsavo Est – è il parco più vasto di tutto il Kenya, nonché il più vicino alla costa. Ci si può andare anche in giornata partendo da Malindi o Watamu, oppure prevedere un soggiorno da due giorni e una notte, dormendo in uno dei numerosi campi tendati che si trovano all’ interno o all’ esterno del parco. Questa è anche la soluzione più economica, poiché il numero di notti di safari incide significativamente sul totale del viaggio.
Amboseli – molto più celebre a dispetto delle dimensioni decisamente più contenute, offre la migliore vista al mondo sul Kilimangiaro. Per arrivarci via terra dalla costa, serviranno almeno 3 notti di safari, poiché occorre attraversare lo Tsavo Est e Ovest per arrivarci.
Scrivimi la risposta nei commenti.
24 Gennaio 2023